“Se segni un gol a Juve o Inter, non giochi più in una grande squadra”. Lo ha dichiarato ieri Ruggiero Rizzitelli, ex attaccante di Torino, Roma e Bayern Monaco. Un’uscita a sorpresa quella dell’ex bomber con un passato anche nella nazionale italiana di calcio, che però fa un po’ da eco a quanto sentito in questi giorni da parte di giornalisti, dirigenti di prestigiosi club italiani e anche esponenti di spicco dell’attuale legislatura. Insomma, un po’ tutti sono concordi nel dire che ci sia più di qualcosa che non vada quando si verificano sviste arbitrali a favore della Juventus: addirittura, parlamentari come Miccoli e Ranucci (PD), Cicchitto (NCD), Rossi (Per L’Italia) hanno chiesto un intervento diretto del nuovo Governo per “ridare credibilità” allo sport più amato dagli italiani.
Tutto tace, ovviamente, quando clamorose sviste avvengono in altre partite, magari in match che coinvolgono compagini in lotta per la retrocessione, i cui punti, però, valgono esattamente allo stesso modo di quelli di un big match. O magari quando i media non danno la cassa di risonanza giusta ad errori madornali in partite che non vedono in campo la Juventus o l’Inter, altra squadra tirata in ballo proprio da Rizzitelli.
“La sudditanza è sempre esistita – dice l’ex attaccante romanista a ‘Forza-Roma.com’ -. Uno che ha giocato a calcio se ne accorge in campo, ma credo che anche la gente da casa lo vede. Purtroppo in Italia ci sono queste leggi assurde, per le quali le società decidono se richiamare un determinato arbitro ad arbitrare una partita o meno. Perciò capisco l’atteggiamento degli arbitri, perché se danno contro a San Siro o a Torino non vengono più chiamati nelle grandi partite”.
Fin qui, Rizzitelli non dice nulla di nuovo rispetto a quanto già si dice al bar dello sport da circa 100 anni: se fischi contro una grande squadra, caro arbitro, sei destinato a non fare carriera. Che pi anche recenti indagini sportive e penali abbiano dimostrato, dati alla mano, che paradossalmente per gli arbitri è tutt’altro che remunerativo fischiare a favore delle ‘grandi’, ma al bar ci sta che si continui a raccontare questa simpatica favoletta. La vera novità nelle parole di Rizzitelli è che se un calciatore di una ‘piccola’ fa un gol contro una ‘grande’, anziché mettersi in mostra ‘rischiando’ dunque di essere acquistato da un club più prestigioso, vede inevitabilmente compromessa la sua carriera:
“Io ho sempre detto che il sogno di un calciatore è andare a giocare nei grandi stadi – continua Rizzitelli – , ma se il giocatore, una volta che fa gol alla Juve o all’Inter, non lo fanno giocare più nei grandi palcoscenici, cerca di non farlo il gol”.
Dopo “lo stadio della Juventus costruito grazie alla connivenza del sistema”, affermazione fatta dal portiere della Roma, Morgan De Sanctis, al termine della sconfitta contro i bianconeri allo Juventus Stadium, pensavamo di averle sentite tutte. Evidentemente, il meglio deve ancora venire (cit.).
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